Storia delle Stufe ad Accumulo

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Prima di parlare nello specifico delle stufe ad accumulo, è doveroso fare qualche accenno alle antiche pratiche di canalizzazione del calore. Intorno al 2000 a.c. in Afghanistan viene utilizzato un sistema a pavimento per cucinare e scaldare l’ambiente. Questa tecnica arcaica giunge poi in oriente prendendo il nome di OndolKong e DiKong, presenti rispettivamente in Corea, Cina e Giappone. Il comfort tipico di un sistema di riscaldamento a pavimento spiega in parte l’abitudine diffusa in molte popolazioni orientali di sedere e svolgere diverse attività direttamente sul pavimento.

Rintracciamo la stessa tipologia di sistema di riscaldamento in Europa ai tempi dell’antica Grecia, nota con il termine ipocausto (hypocaustum) che significa “fuoco sotto”. Nell’ 80 a.c. nelle terre campane permea l’influenza della cultura greca, permettendo all’antico romano Sergio Orata il merito di aver affinato e perfezionato il sistema ipocausto.

La struttura dell’ipocausto è come quella di una stufa, con giro fumi che si svolge orizzontalmente, passa sotto al pavimento e successivamente anche nelle pareti laterali degli edifici all’interno di canali di terracotta chiamati ”tubuli”, per uscire poi dal tetto. Sembra assurdo, ma 2000 anni fa si poteva vivere in case con pavimento e pareti riscaldate da un unico focolare. Chiaramente questi non sono sistemi di riscaldamento per il popolo che invece utilizza elementi più semplici costituiti da focolari e bracieri fissi o mobili. I cambiamenti climatici importanti che si verificano intorno al 1300 d.c., comportano inverni sempre più lunghi e freddi, ai quali si aggiunge il fattore dell’incremento della popolazione, determinando l’esigenza di risparmiare combustibile ed aumentare l’efficienza dei sistemi di riscaldamento.

Nell’est Europa troviamo forni posti al centro della sala che servono per cucinare e scaldare, ma con un un rendimento ancora piuttosto basso. Intorno al 1500 d.c. tra Austria e Germania e alcune zone del nord Europa nascono le prime stufe in muratura ad accumulo chiuse. Si perde sicuramente il fascino e la bellezza che la vista del fuoco genera, ma si inizia a guadagnare in termini di efficienza, resa e sicurezza. Questo nuovo sistema pian piano si diffonde in Scandinavia, nell’est Europa e nelle valli del nord Italia, fino alle zone fredde del continente americano, assumendo nomi diversi in base alle aree geografiche (Kachelofen, Grundofen in Germania e Austria, Soba de Teracota in Romania e Moldavia, Pigna nella Svizzera italiana, Kachelung in Scandinavia, Pechka in Russia, Estufa en mamposteria in spagnolo, Masonry stove nei paesi anglofoni, Poele de masse nei paesi francofoni).

Dagli anni ’70 entrano in scena nuove forme di riscaldamento, termosifoni e termoconvettori, che sostituiscono il calore radiante della stufa. Oggi vengono rispolverate per l’impareggiabile qualità del calore, la grande efficienza e la bellezza unica che queste stufe, opere artistiche costruite interamente in maniera artigianale, riescono ad offrire. La stufa è senza dubbio il miglior sistema di riscaldamento a legna, per merito soprattutto alle migliorie apportate nel tempo da parte dei Fumisti. Le loro abilità hanno permesso il perfezionamento delle tecniche costruttive, calcolando ogni singolo passaggio al fine di raggiungere con un consumo di legna minimo, un altissimo rendimento ed un basso tasso di inquinamento.

Alcune nuove tecnologie, come i termosifoni, sono portatrici di una cultura omologante, con un approccio operativo che non considera il tempo ed il luogo, ignorando la memoria tecnologica ed artigiana che le comunità per millenni hanno offerto. Termosifoni, termoconvettori, condizionatori ad inverter, si basano sul principio convettivo, il quale ha come risultato quello di scaldare l’aria. Le stufe ad accumulo trasmettono il calore per irraggiamento, esattamente con lo stesso sistema del sole che scalda la terra e i nostri corpi, e che al tempo stesso mantiene l’aria ad una temperatura più fresca ed omogenea. L’irraggiamento è senza dubbio la forma più salutare di riscaldamento, con notevoli benefici per l’uomo. Infatti non possiamo non considerare il fatto che l’uomo si sia evoluto con l’irraggiamento del sole e dei focolari (ad ipocausto, camini, ad accumulo) e non con sistemi di riscaldamento ad azione convettiva.

Fonti: www.Corea.it/sistema di riscaldamento; Magnolini Andrea ,Stufe in muratura ad accumulo di calore,Terra nuova edizioni; Giuseppe Bearzi-Vittorio Bearzi,Architettura degli impianti,Tecniche nuove; Tesi di Dottorato di Ricerca in Storia e Conservazione dei Beni Architettonici
e del Paesaggio-Università degli studi di Napoli “Federico II”-Dipartimento di Architettura-Dipartimento di Architettura-Indirizzo: Conservazione dei Beni Architettonici e del Paesaggio XXV Ciclo-Coordinatore: prof. Ing. Aldo Aveta; Convegno Bressanone 2006,Pavimentazioni storiche uso e conservazione, Edizioni Arcadia Ricerche; Sistema di riscaldamento ad ipocausto nella domus di Oceano a Saint-Romain-en-Gal. II-III secolo d.C., www.mutinaromana.it.